lunedì 9 luglio 2012

FIPD E ANIDS RINGRAZIANO PREGNOLATO

Dalle informazioni che circolano è ormai chiaro, la Fipd e l'Anids si sono schierate a favore di Alberto Pregnolato.
Con esclusione della Lombardia dove pare che l'appoggio sia per Christian Zamblera, le altre regioni sono unanimemente a favore di Alberto Pregnolato.
D'altronde durante il commissariamento tra le attività assolutamente incredibili che è toccato vedere alla comunità della danza sportiva è stata la riabilitazione dei membri Wdc, che sempre hanno combattuto l'idea di affiliazione olimpica della Wdsf e della Fids con il settore tecnico capitanato da Massimo Giorgianni e Augusto Schiavo.

Poi hanno convinto il commissario a riabilitare la Fipd, nonostante all'epoca avesse deciso autonomamente di non sottoscrivere la convenzione predisposta dall'ufficio legale della Fids.
Ma la cosa più sconcertante è stata la fondazione dell'Anids, avvenuta appena cinque giorni prima della convocazione delle associazioni di maestri e convocata come se fosse una realtà esistente ed operante sul territorio.
Molti ricordano Paolo Cianfoni fare le riunioni nell'ufficio della segreteria generale.
Ma se la Fids interviene in campi così delicati non altera il mercato tra le associazioni di categoria?
E' possibile che ad un singolo socio venga dato il compito di formare una nuova associazione che svolge le proprie riunioni negli uffici di una federazione del Coni?

Si è cercato di non dare grande risalto alla notizia, di censurarla, ma ovviamente a pochi giorni dalle elezioni è necessario che agli elettori venga ricordato ciò che è stato fatto e chi sono i responsabili.
Pertanto il voto di sabato prossimo terrà conto di molte delle cose "inventate" negli ultimi mesi che avevano il sapore di essere molto più "usum Delphini" che di reale utilità per la danza sportiva e per la sua comunità.

Abbiamo visto che coperti da pseudonimo dirigenti responsabili del recente passato cercano di "buttarla in caciara" volendo polemizzare con i dirigenti del passato per fare dimenticare le proprie responsabilità.

Ora, per analizzare con calma ciò che di sbagliato, secondo noi è stato fatto abbiamo ancora quattro giorni di tempo.
Per ora ci basta ricordare l'indebito intervento nel campo delle associazioni dei maestri che oggi, guarda caso, votano proprio per chi le ha tanto aiutate lo scorso anno.

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