La gente non si chiede più "se" vincerà ma, piuttosto, come.
In molti scommettono che il candidato Lombardo, con la squadra che ha saputo costruire, passerà alla prima votazione con largo margine di voti sugli altri due candidati.
Sarebbe un risultato auspicabile, che aiuterebbe la Fids a ritrovare quella serenità che lo scontro Pregnolato Giuliani ha sottratto negli ultimi mesi.
Alla fine la scelta di fare elezioni prima della pausa agostana, seppur abbia lasciato in bocca un po' il gusto della beffa, è da molti ritenuta positiva.
I candidati hanno dovuto "correre" per elaborare squadre e programmi tranne chi - si dice - da mesi avesse già prenotato le deleghe avendo la soffiata.
Che sia così o meno ormai non conta più.
Siamo arrivati alla fine e un'epoca si chiuderà ed una nuova si aprirà all'insegna, speriamo, di un'ampia maggioranza assembleare, una forte legittimazione democratica che farà riporre le armi di una campagna elettorale accesa, forse è vero, la prima veramente democratica, con tre schieramenti in campo.
Il presidente che vincerà dovrà avere quella moderazione necessaria per iniziare a tessere tutti quei fili che, inevitabilmente, si stracciano nel confronto e nella concitazione pre elettorale e che devono invece trovare una loro collocazione successivamente.
Noi auguriamo al gruppo Zamblera-Rotaris-Magnelli di ottenere questo risultato dimostrando che la FIDS non più bisogno di "un uomo forte al comando" ma ha bisogno di collaborazione e di squadra. E la squadra capitanata dai tre dirigenti che rappresentano il territorio (Zamblera), la storia (Rotaris) e le istanze del nuovo (Magnelli) ha tutte le caratteristiche non solo per fare bene, può fare benissimo.
In bocca al lupo!
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